biamplificazione....conviene????

packard

Nuovo Alfista
2 Marzo 2006
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leggete la domanda in oggetto!!!!!!!!!
valutando i costi che comporta ne vale la pena o conviene di più avere un ottimo 2 vie + sub "classico"? :sadomaso)
 
Non si capisce bene cosa vuoi fare.

Usare un crossover sul segnale pre e poi amplificare separatamente alti e bassi?
Usare due ampli in parallelo sullo stesso segnale e poi filtrare il segnale amplificato per andare al woofer e al tweeter?

E con che sorgente?
E con che ampli?
E soprattutto con che altoparlanti?

Solo sul fronte posteriore? Anteriore? Entrambi?

Per capire cosa hai in mente mancano una marea di informazioni.


Scrivo questo cosi', molto in generale, perche' per quanto mi riguarda in auto non e' proprio il caso di lanciarsi in raffinatezze.
Gia' avere 2 vie + sub per quanto mi riguarda significa fare dei gran danni al segnale musicale, ma in auto lo reputo il miglior compromesso tra non sentire nulla e sentire del gran casino.


Lascio lo spazio ai caraudiofili.
 
chiedo scusa per non essere stato per niente preciso lo ammetto!!!!
comunque il pensiero era su un impianto composto da:
pioneer p88rs
esb 8000+esb8.28 in fa pilotato da un c2k 3.0 in passivo.
ovviamente io intendevo prendere "magari" un c2k 2.0 e metterlo sui tweeter e spostare il c2k3.0 sui soli woofer ma ho tantissimi dubbi in merito
 
MI spiace che non stia intervenendo nessun caraudiofilo....

Io il mio parere te l'ho gia' dato (2vie + sub, un ampli per il 2 vie e un ampli per il sub.... in pratica il nostro Bose), ma io sono un audiofilo estremista, non un caraudiofilo. :lol:
 
La biamplificazione ha solo vantaggi tra i quali la meno distorsione del segnale in quanto nei crox attivi non vi sono induttori..........
Io andrei di doppio ampli (e che ampli) ma calcola sempre l'impiantio che hai in mente di fare. Solo un audiofilo sentirebbe la differenza.............chi vuole ascoltare semplicemente bene la musica in auto già i componenti e l'ottimo ampli anche crossoverandolo in passivo è molto buonol, magari cono coponenti passivi ottimo come possoo essere i mundorf.
 
dipende che candela vuoi accendere................
Il costo di un altro ampli, di cavi, di manodopera ecc ecc non è basso quindi valuta un po' di cose. Se poi cerchi la perfezione allora la biamplificazione può portarti a questo e può semplificarti i tagli, i ritardi e tutto quanto il resto avendo due spettri di frequenza gestiti da due ampli differenti.
 
ti faccio un esempio in modo da farmi capire meglio...se ho un ampli majestic su un ottima coppia di woofer e passo ad uno steg o altra marca migliore anche se costa di più so che nel mio impianto sarebbe il cosiddetto collo di bottiglia in quanto mi migliorerebbe di tanto.
ecco io vorrei capire se con la biamplificazione si ha lo stesso step quindi mi migliorerebbe di tanto il suono oppure sono "piccolezze" che comunque volendo posso sorpassare con i crox passivi.
 
Lo sapevo che non sarei riuscito a stare zitto. :lol:
globe81":3oal7vv3 ha detto:
La biamplificazione ha solo vantaggi tra i quali la meno distorsione del segnale in quanto nei crox attivi non vi sono induttori..........
Primo, i condensatori fanno lo stesso identico danno degli induttori, solo nella direzione inversa.
E i condensatori nei filtri attivi ci sono.

Secondo, qualsiasi filtro, anche il piu' teorico e ideale, deve sfasare per funzionare.

Terzo, nei filtri attivi ci sono poi ulteriori stadi che rifasano il segnale per far si che ad una analisi STRUMENTALE il risultato sia pressoche' ideale.

Dalla somma di questi tre punti, si evince che i filtri di segnale nella migliore delle ipotesi (inesistente sul mercato) fanno lo stesso danno di quelli di potenza.

Ipotesi inesistente sul mercato perche' seppur sia possibile e semplice fare un filtro passivo sul segnale (che pero' andrebbe tarato per ogni ampli, non essendo l'impedenza di ingresso degli ampli uno standard), i suoi risultati sarebbero troppo identici ( :lol: ) a quelli di un filtro passivo sull'uscita amplificata.
Nella realta' un filtro sul segnale e' sempre un filtro attivo, e come minimo introduce uno stadio di trattamento del segnale (operazionale :eek:hmamma) ), ma di solito ne introduce diversi.

L'introduzione di stadi attivi (retroazionati, e per giunta in maniera reattiva) sul segnale introduce problemi a mio avviso superiori a quelli generati da un filtro passivo.
Solo un audiofilo sentirebbe la differenza......
In auto? Molto facile che non la senta. E non e' detto che la differenza sarebbe in positivo.

Andiamo avanti gia' che ci sono: che cosa ce ne frega dei problemi introdotti da un filtro passivo, se magari poi woofer e tweeter sono montati a una distanza non trascurabile? (ops, quei ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! della Bose hanno usato altoparlanti 2-vie coassiali)
Lo sfasamento generato dalla distanza crea problemi di qualche ordine di grandezza superiori a quelli creati dallo sfasamento del segnale.

OK, sono pronto al patibolo :lol:
 
Ma come quindi??? :lol:

Quindi ho semplicemente scritto un po' di spiegazioni a favore della mia teoria (che non e' il Vangelo): meglio un ampli con x-over passivi che 2 ampli con x-over attivo.
 
io intendevo meglio un solo ampli e crox passivi o 2 ampli con crox passivi e la possibilità di avere i ritardi dal p88rs (sempre che la sua regolazione sia buona a livello software intendo)?
 
Comunque voto per la prima soluzione.
In auto il gioco non vale la candela.

Tutto cio' secondo la mia opinione modestissima.
 
Bose originale solo perche' sulla Q2 e' di serie.
Sulla 147 avevo l'impianto di serie.

Sulle auto precedenti avevo qualcosina di meglio perche' non avendo impianto di serie, e "capendomene" un po', avevo curato un po' la cosa.
(comunque sempre 2 vie con filtri passivi).
Ma nulla di trascendentale.

Ma non si e' ancora capito che dell'impianto in auto non me ne frega nulla?
Me ne fregherebbe, se ritenessi di poter ascoltare in auto certe finezze.
Preferisco concentrare i miei sforzi sull'impianto di casa (che per la cronaca e' puro stereo, niente 5.1, niente subwoofer, niente filtri, niente controlli di tono, niente retroazione.... niente di niente insomma, e grande godimento).

Capirai che con queste premesse non dovrei stare qui a parlare di caraudio (ma l'ho detto fin dall'inizio) :lol:
 
Imho tutti discorsi corretti ma un pò fini a sè stessi e poco attinenti la domanda, dato per scontato che l'impianto in auto è uno sfizio che poco ha a che vedere con l'hiend (hifi è un termine troppo inflazionato...anche se si parla di auto :lol: ) ma che comunque i risultati che si possono ottenere permettono di inserire (seppur con la dovuta consapevolezza sul tipo di ambiente e relativi limiti) alcuni "paroloni" come scena, focalizzazione, aria tra gli strumenti o semplicemente piacere d'ascolto e simili direi che lo sfizio di avere un impianto "bensuonante" lo si possa far passare...poi si potrà parlare all'infinito sull'utilità di spendere soldi per un impianto che al più suonerà meno della metà di un impianto domestico di pari spesa.
La biamplificazione a patto di mantenere coerenza timbrica e di dare corrente "qubbì" è quasi sempre un fatto positivo, non fosse altro che per permettere di sfruttare i ritardi temporali sui vari canali, non parlerei di differenze eclatanti di prestazioni tra attivo e passivo in auto, ma piuttosto di diverse caratteristiche, sia l'una che l'altra soluzione permettono di ottenere risultati degni di nota se ben congegnati.
Di sicuro se non ci si affida a persone competenti almeno per la taratura di fino nel caso dell'attivo, o della progettazione della rete cx nel caso del passivo non si fà molta strada, nel secondo caso le persone che veramente sanno aggiungere quel "di più" che fà la differenza sono pochissime.
Ciao! :)
 
ste79":2g673hdv ha detto:
Imho tutti discorsi corretti ma un pò fini a sè stessi e poco attinenti la domanda,
Vero, l'ho precisato fin dal mio primissimo intervento! (e forse anche in tutti gli altri)


Mi fa piacere che alla fine qualcuno abbia scritto LA risposta che Packard si aspettava.... io gli ho dato solo delusioni... :lol:
 
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