Aviaria - Tamiflu - Gilead - Roche e...

Frale2

Nuovo Alfista
12 Maggio 2005
563
0
16
como
Donald Rumslfed. :crepap)

Credo che abbiano già postato in merito, ma sono certo che non faccia male a nessuno, in questi tempi di terrorismo mediatico che costa caro a chi sta perdendo il lavoro, ricordare un paio di cose di cui si parla sempre troppo poco.

Leggo il numero 3130 di Febbraio di SCRIP, una rivista di settore farmaceutico:

" US government stockpiling of Tamiflu is set to triple "

Riassunto dell'articolo: da oggi a Settembre lo stato USA, capitanato da Bush, vuole triplicare le scorte di Tamiflu e chiede al Congresso 7.1 miliardi di dollari da versare alla Roche. Per adesso il Congresso ne ha concessi solo 3.8.

Ma come! Il Congresso deve essere impazzito! Davanti ad una simile emergenza!

Il Tamiflu è davvero efficace, sicuro e rende molto bene. Delle tre solo l'ultima è vera e lo è sopratutto per Mr. Rumsfeld il quale, neanche a farlo apposta, è stato presidente della Gilead, la ditta farmaceutica che ha brevettato il Tamiflu per poi licenziarlo alla Roche. Rumsfeld è ancora oggi l'azionista di maggioranza della Gilead.

http://en.wikipedia.org/wiki/Gilead_Sciences

In definitiva funziona così:

- creo allarme per una possibile pandemia
- convinco tutti che il mio farmaco è il solo utile
- ottengo i soldi dallo stato per pagarlo
- me lo pago

Mi sembrava giusto riportare alla luce questi punti che penso rendano quantomeno odiose le apparizioni del nostro altrimenti buon ministro Storace a "Porta a Porta": "non toccate gli animali morti"...

Mentre la gente perde il lavoro.
 
Beh anche se qualcuno avesse volutamente creato il virus dell'aviaria sicuramente non è stato il governo italiano.

Comunque non l'ho capita quella su Storace, me la spieghi in altre parole? Grazie.
 
riporto una cosina carina letta su un altro forum :asd)


Più o meno ogni giorno, da mesi, gli esperti ci spiegano che ci si può ammalare di aviaria solo attraverso il contatto diretto con un uccello migratore ammalato. Sono stati individuati cinque modi principali per contrarre il virus: 1. Leccare un cigno morto; 2. Andare appositamente in Asia e voltolarsi nudi nella cacca di pollo per almeno un'ora; 3. Inghiottire al volo un tordo crudo; 4. Pulire con la lingua un cornicione imbrattato dai piccioni; 5. Limonare con un barbagianni. In Asia il virus è endemico tra gli uccelli di ogni tipo da una diecina d'anni, ma sono morte solo poche decine di persone, in condizioni igieniche pessime e tutte a causa di uno dei comportamenti sopra descritti.
Statisticamente, è molto più facile morire per un incidente domestico che per l'aviaria: ciononostante la gente crede che una casa senza crocchette di pollo e con la canna fumaria intoppata sia un luogo protetto. E che tenere in giardino due rottweiler nevropatici sia molto più sicuro che avere una gallina.
È in questo clima che in Italia dilaga la psicosi del pollo assassino. Milioni di consumatori sono convinti che i petti di pollo, il brodo di cappone e le uova sode uccidano all'istante non solo chi li mangia, ma anche chi li nomina. Questa pollofobia non ha alcun interesse per i virologi, ma appassiona gli studiosi di psicologia di massa.
La domanda che è alla base di questa disciplina venne formulata, alla fine dell'Ottocento, dal medico tedesco Otto Trauber, nel suo famoso saggio 'Ma la gente, è cretina?'. Trauber aveva studiato a lungo la credenza popolare secondo la quale, se una donna con le mestruazioni tocca una pianta, la fa appassire. Fece un esperimento: chiese a cento donne mestruate di toccare un mazzo di fiori. Il mazzo, ovviamente, non appassì, ma la centesima donna, un'obesa di Düsseldorf, inciampò avvicinandosi al vaso e schiacciò i fiori. Al dottor Trauber apparve chiaro che l'esperimento aveva dimostrato empiricamente ciò che anche la logica suggerisce: e cioè che non esiste rapporto tra mestruazioni e stato di salute della flora. Ma le protagoniste dell'esperimento non furono di questo parere: vedendo i fiori schiacciati, si considerarono colpevoli collettivamente del triste epilogo, piansero a lungo e picchiarono duramente il dottor Trauber perché le aveva indotte a rovinare dei fiori così belli.
Trauber elaborò il suo postulato scientifico più celebre: 'La gente crede solo a quello in cui vuole credere', che è il titolo del suo secondo saggio. Il terzo, scritto poco prima di morire, era un malinconico testamento scientifico: 'Questi qui non la capiscono neanche se gliela ficchi in testa a martellate', accolto severamente dalla critica del tempo che giudicava l'opera di Trauber antipopolare e contraria allo spirito positivista dell'epoca.
Al di là delle controverse teorie di Trauber, non c'è dubbio che diversi accadimenti, dalla sua morte ai giorni nostri, avvalorano almeno una parte delle sue conclusioni. Comportamenti e convinzioni privi di qualunque supporto razionale (come la paura di contrarre l'aviaria mangiando pollo) hanno spesso larghissima diffusione. "La gente", scriveva Trauber nel suo diario, "crede nelle cose più assurde, e lo scienziato vedrà sempre le sue confutazioni razionali infrangersi contro il muro della credulità. Per questo lo scienziato è triste, e la gente è contenta".


cmq è più incredibile che non ci sia nessuno, a parte un ghei che fa siti in cui mangia la merda, che va in tv a dire quanto invece è infinitamente più pericoloso scopare senza preservativo... e senza toccare uccelli morti :?:
 
Top