Alcune informazioni sui <b>TPMS</b>

dallas140cv

Nuovo Alfista
19 Ottobre 2004
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Val di Susa (TO)
Il TPMS (o RDK per i cruccofili) è un dispositivo che permette di monitorare continuativamente la pressione dei pneumatici da bordo vettura, segnalando eventuali anomalie di pressione o di temperatura e aumentando quindi la sicurezza del veicolo. Tali dispositivi sono oggi offerti come equipaggiamento di serie o optional su diversi veicoli, sfruttando la strumentazione esistente per la visualizzazione delle anomalie, ma esistono anche dispositivi per il post-montaggio che possono comprendere un piccolo display da posizionare all’interno del veicolo oppure un modulo bluetooth per il dialogo con il cellulare del conducente oppure ancora un modulo RF per la trasmissione delle informazioni sullo stato dei pneumatici attraverso il segnale RDS sulla propria autoradio. In genere i dispositivi di serie hanno le soglie di allarme reimpostate mentre quelli after-market offrono a volte la possibilità di impostare manualmente le soglie differenziando tra pneumatici anteriori/posteriori, tra medio carico e pieno carico, tra pneumatici estivi e invernali. Negli USA questi dispositivi sono già obbligatori per le nuove immatricolazioni da 2007, azione decisa dal Governo per ridurre l’incidentalità sulle strade dovuta a scarsa manutenzione del veicolo o per scoppio di pneumatici. La grossa distinzione che va fatta è tra i TPMS attivi e quelli passivi, ognuno dei quali ha delle peculiarità e delle caratteristiche che andremo ad evidenziare.

Sistemi passivi

Fanno parte di questa categoria i sistemi di monitoraggio che non prevedono trasmettitori all’interno dei complessi cerchio/pneumatico. La rilevazione della sottopressione (unica disponibile in questo caso) è fatta tramite la misurazione del diametro ruota attraverso i sensori ABS.

Meriti:

- Consente la rotazione dei pneumatici senza particolari metodi/precauzioni.
- Consente la riparazione dei pneumatici con i tyre-kit in dotazione al veicolo.

Demeriti:

- La misurazione è possibile solo durante la rotazione dei pneumatici. Se un pneumatico è sgonfio all’avviamento ne avremo allarme solo dopo alcuni istanti, nei quali il pneumatico stesso sarà molto probabilmente danneggiato irreparabilmente.
- Non rileva la foratura o il sottogonfiaggio quando contemporanei sulle 4 ruote (eventi rari ma non impossibili a seguito di atto vandalico).
- Non rileva lo scoppio dei pneumatici in quanto la segnalazione della sottopressione è attivata solo dopo un certo tempo in cui il sistema si accerta che il diametro inferiore che sta misurando non sia dovuto alle caratteristiche del percorso.

Usano un sistema di questo tipo BMW/Mini (in questo caso però l'impiego di coperture Run Flat annulla il rischio di perdita di controllo in caso di scoppio del pneumatico) e Fiat Ulysse 2003 e derivati, per citarne alcune.

Sistemi attivi

Fanno parte di questa categoria tutti quei sistemi che comprendono un trasmettitore attivo o passivo all’interno della ruota che invia informazioni sullo stato della stessa alla centralina del sistema.

Meriti:

- Indicano immediatamente sottopressioni o sovratemperature pericolose per i pneumatici.
- Rilevano lo scoppio dei pneumatici con molta rapidità.

Demeriti:

- Non sono compatibili con i kit di riparazione perché i trasmettitori possono venire danneggiati dalla schiuma iniettata nel pneumatico.
- Non consentono, se non con particolari procedure o con apparecchiature apposite, la rotazione periodica dei pneumatici o lo spostamento dei cerchi a meno di spostare sempre anche i relativi trasmettitori.
- I trasmettitori sono costruiti sempre più leggeri ma tendono a squilibrare la ruota con la loro presenza.
- I sistemi con trasmettitore attivo richiedono periodiche sostituzioni delle batterie.

Usano sistemi di questo tipo il Gruppo Fiat, Renault, PSA, per citarne alcune, oltre ai TPMS after-market.
 
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