Sì, ma solo di due mesi! :asd) :asd) :asd)
http://magazine.libero.it/ansa/cultura/ ... d=11785964
A quanto pare un ricercatore sostiene che ci siano degli errori nei calcoli sul calendario Maya dovuti alla conversione delle date da parte degli archeologi: potremo festeggiare il Natale e anche il Capodanno del 2013. :asd) :asd)
Ecco l'articolo del link di cui sopra.
'Chi si prepara alla fine del mondo il 21 dicembre del 2012, come predetto dai Maya, potrebbe avere dei 'tempi supplementari': secondo un ricercatore dell'universita' di Santa Barbara ci sarebbero stati degli errori nella conversione della data da parte degli archeologi moderni, che dovrebbe dare almeno due mesi in piu' di vita al pianeta. A sostenere la tesi dello 'slittamento' e' Gerardo Aldana, autore di 'Calendars and Years II: Astronomy and Time in the Ancient and Medieval World''.
Ecco un altro articolo in merito alla teoria dello slittamento delle date. ( http://news.scienzaesalute.blogosfere.i ... -mesi.html )
' Chi si prepara alla fine del mondo il 21 dicembre del 2012, come predetto dai Maya, potrebbe avere dei 'tempi supplementari': secondo un ricercatore dell'universita' di Santa Barbara ci sarebbero stati degli errori nella conversione della data da parte degli archeologi moderni, circostanza che sposterebbe di almeno un paio di mesi in avanti la data fatidica.
La convinzione che ha dato vita a film e libri sulla fine del mondo, spiega Gerardo Aldana nel suo libro in uscita dal titolo ''Calendars and Years II: Astronomy and Time in the Ancient and Medieval World'', si basa su una costante chiamata Gmt elaborata per convertire i due calendari e basata su osservazioni astronomiche riportate dai Maya che sono state ricostruite nei tempi moderni.
Secondo il ricercatore, pero', alcuni degli eventi riportati dal popolo antico sarebbero sbagliati: ''Ad esempio, in un documento si e' trovato che il re maya Balaj Chan K'awiil scelse la data per una battaglia vedendo sorgere un astro chiamato Chak Ek. Gli studiosi moderni ritengono che sia Venere, ma secondo i miei calcoli e' piu' probabile che fosse un meteorite, quindi l'uso di questa data per la costante ha generato un errore''.
Aldana riporta diversi altri casi 'dubbi', tenendo conto dei quali i calcoli sulla nuova 'fine del mondo' risultano sbagliati di un periodo minimo di due mesi, anche se secondo il ricercatore e' possibile che l'errore sia di decenni o addirittura di un secolo.
Nel libro l'esperto puntualizza anche - come hanno fatto già molti altri prima di lui - che la data indicata dai Maya non era quella della fine del mondo, ma solo quella dell'esaurimento di un calendario da loro elaborato che copriva un periodo di 5126 anni, fino appunto al 'nostro' 2012'.
Sarà che io sono scettico e non ci credo (credo più al fatto che per i Maya quella data sia una sorta di passaggio da una 'vecchia' era a una 'nuova' era, anche perchè non mi ricordo dove lessi che archeologi hanno trovato tavolette Maya in cui si parlava anche di date successiva a alla famosa 'innominabile' :asd) :asd) :asd) ), ma perchè pensare alla fine del mondo quando sono proprio i Maya (ovviamente i loro eredi, coloro che fanno vivere ancora oggi la cultura Maya) a dire che non hanno mai previsto una fine del mondo? :asd) :asd) :asd)
Ecco l'articolo in merito alla non 'fine di mondo'. :asd) ( http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp )
'Qualcuno a Città del Messico ne è davvero convinto. Che tutta questa storia della fine del mondo prevista per il 21/12/2012 secondo presunti calcoli dell’antico calendario Maya sia in realtà un tiro mancino giocato dai Maya stessi per vendicarsi di quello che il futuro avrebbe loro riservato. Ovvero lo sterminio da parte dei colonizzatori spagnoli. Ma non serve addentrarsi nelle beghe più o meno storiche e allo stesso tempo più o meno fantascientifiche per capire che la fine del mondo, per lo meno qui in Messico da cui tutto è cominciato, si è trasformata letteralmente nella fine della tranquillità. Apolinario Chile Pixtun, un guatemalteco che si dice discendente dei Maya, non lo nasconde «sono stanco di tutta queste ansia mediatica e non sull’argomento», sbuffa a chi gli fa domande. Per poi aggiungere «la fine del mondo prevista per il 2012 è in realtà un’idea degli occidentali non certo dei Maya».
Insomma l’Apocalisse sembrerebbe essere più una moda o un bisogno segreto dell’umanità di darsi un count down che il frutto di un attento calcolo matematico. Eppure in molti, forse troppi, l’hanno presa davvero sul serio. Ann Martin, della Cornell University, curatrice del sito «Sei curioso? Chiedi ad un astronomo», non finisce di stupirsi della quantità di e-mail che riceve ogni giorno di ragazzi che si dicono spaventati dall’idea di un’estinzione imminente. «Ci ha scritto perfino una mamma di due bambini - racconta - disperata di non poterli vedere crescere». E se non bastasse ad amplificare l’ansia globale ci si mette anche Hollywood. «2012» in uscita il prossimo novembre di Roland Emmerich, un’eminenza del terrore su celluloide (suoi anche «Independence Day» e «The Day After Tomorrow») promette emozioni forti e irreversibili.
Tutto un equivoco allora? Zarathustra si rivolterebbe nella tomba di fronte ad un catastrofismo così spudorato? Forse cadrà solo un meteorite dicono alcuni. Quel che è certo è che il calendario di per sé aveva un ruolo centrale nella cultura Maya che raggiunse il suo apogeo tra il IV e il X secolo d.C. e che fu sempre molto legata all’astronomia. Così come altri rinvenimenti archeologici darebbero risalto al 2012 come anno cruciale per la storia dell’umanità. È il caso per esempio del cosiddetto «Monumento 6», un antico sito in cui è stata ritrovata una tavoletta i cui resti indicano proprio la data del 2012, in cui sarebbe dovuto accadere qualcosa che coinvolgerebbe una misteriosa divinità Maya, Bolon Yokte, associata in genere alla guerra e alla creazione. Guillermo Bernal, archeologo dell’Università Autonoma del Messico si spinge addirittura oltre: «La divinità - spiega - dovrebbe scendere direttamente dal cielo».
A smorzare il fuoco è David Stuart dell’Università del Texas, studioso specializzato in testi maya. «Questa data serviva solo per commemorare la creazione. I Maya non avrebbero mai predetto la fine del mondo». Quel che invece è possibile è che proprio grazie alle approfondite conoscenze astronomiche i Maya abbiano calcolato un fenomeno eccezionale: l’allineamento del sole con il centro della Via Lattea. Capita una volta ogni 25.800 anni e capiterà per l’appunto come già confermato dagli astronomi il 21 dicembre 2012. Catastrofismi a parte quel che è certo è che il 2012 sarà un anno importantissimo. Per il Messico l’anno delle elezioni federali, per la Gran Bretagna quello dei Giochi Olimpici. E il 21 dicembre il giorno del solstizio con la congiunzione di Marte, Giove, Saturno, uno spettacolo astronomico senza precedenti.
E alla fine forse fa bene Paco, studente di archeologia, che in uno dei colorati bar di Città del Messico tra un mojito e l’altro allarga le braccia scoppiando in un’altrettanto larga risata «sia fatta la volontà di Dio! Non ci resta che aspettare». Anche perché non c’è molto altro da fare, se non rendersi conto che dall’inizio della nostra storia gli esseri umani hanno sempre avuto un bisogno viscerale di emozioni forti, tra cui quella della paura della fine, soprattutto nei momenti di crisi. Non resta da sperare dunque, come in tutte le escatologie che si rispettino, che la salvezza sia in attesa dietro l’angolo. Per scaramanzia e all’insegna del carpe diem, però, Paco ordina il quarto monito al barista. Del resto se proprio fine del mondo dovrà essere non sarà un drink in più o in meno a fare la differenza'.
http://magazine.libero.it/ansa/cultura/ ... d=11785964
A quanto pare un ricercatore sostiene che ci siano degli errori nei calcoli sul calendario Maya dovuti alla conversione delle date da parte degli archeologi: potremo festeggiare il Natale e anche il Capodanno del 2013. :asd) :asd)
Ecco l'articolo del link di cui sopra.
'Chi si prepara alla fine del mondo il 21 dicembre del 2012, come predetto dai Maya, potrebbe avere dei 'tempi supplementari': secondo un ricercatore dell'universita' di Santa Barbara ci sarebbero stati degli errori nella conversione della data da parte degli archeologi moderni, che dovrebbe dare almeno due mesi in piu' di vita al pianeta. A sostenere la tesi dello 'slittamento' e' Gerardo Aldana, autore di 'Calendars and Years II: Astronomy and Time in the Ancient and Medieval World''.
Ecco un altro articolo in merito alla teoria dello slittamento delle date. ( http://news.scienzaesalute.blogosfere.i ... -mesi.html )
' Chi si prepara alla fine del mondo il 21 dicembre del 2012, come predetto dai Maya, potrebbe avere dei 'tempi supplementari': secondo un ricercatore dell'universita' di Santa Barbara ci sarebbero stati degli errori nella conversione della data da parte degli archeologi moderni, circostanza che sposterebbe di almeno un paio di mesi in avanti la data fatidica.
La convinzione che ha dato vita a film e libri sulla fine del mondo, spiega Gerardo Aldana nel suo libro in uscita dal titolo ''Calendars and Years II: Astronomy and Time in the Ancient and Medieval World'', si basa su una costante chiamata Gmt elaborata per convertire i due calendari e basata su osservazioni astronomiche riportate dai Maya che sono state ricostruite nei tempi moderni.
Secondo il ricercatore, pero', alcuni degli eventi riportati dal popolo antico sarebbero sbagliati: ''Ad esempio, in un documento si e' trovato che il re maya Balaj Chan K'awiil scelse la data per una battaglia vedendo sorgere un astro chiamato Chak Ek. Gli studiosi moderni ritengono che sia Venere, ma secondo i miei calcoli e' piu' probabile che fosse un meteorite, quindi l'uso di questa data per la costante ha generato un errore''.
Aldana riporta diversi altri casi 'dubbi', tenendo conto dei quali i calcoli sulla nuova 'fine del mondo' risultano sbagliati di un periodo minimo di due mesi, anche se secondo il ricercatore e' possibile che l'errore sia di decenni o addirittura di un secolo.
Nel libro l'esperto puntualizza anche - come hanno fatto già molti altri prima di lui - che la data indicata dai Maya non era quella della fine del mondo, ma solo quella dell'esaurimento di un calendario da loro elaborato che copriva un periodo di 5126 anni, fino appunto al 'nostro' 2012'.
Sarà che io sono scettico e non ci credo (credo più al fatto che per i Maya quella data sia una sorta di passaggio da una 'vecchia' era a una 'nuova' era, anche perchè non mi ricordo dove lessi che archeologi hanno trovato tavolette Maya in cui si parlava anche di date successiva a alla famosa 'innominabile' :asd) :asd) :asd) ), ma perchè pensare alla fine del mondo quando sono proprio i Maya (ovviamente i loro eredi, coloro che fanno vivere ancora oggi la cultura Maya) a dire che non hanno mai previsto una fine del mondo? :asd) :asd) :asd)
Ecco l'articolo in merito alla non 'fine di mondo'. :asd) ( http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp )
'Qualcuno a Città del Messico ne è davvero convinto. Che tutta questa storia della fine del mondo prevista per il 21/12/2012 secondo presunti calcoli dell’antico calendario Maya sia in realtà un tiro mancino giocato dai Maya stessi per vendicarsi di quello che il futuro avrebbe loro riservato. Ovvero lo sterminio da parte dei colonizzatori spagnoli. Ma non serve addentrarsi nelle beghe più o meno storiche e allo stesso tempo più o meno fantascientifiche per capire che la fine del mondo, per lo meno qui in Messico da cui tutto è cominciato, si è trasformata letteralmente nella fine della tranquillità. Apolinario Chile Pixtun, un guatemalteco che si dice discendente dei Maya, non lo nasconde «sono stanco di tutta queste ansia mediatica e non sull’argomento», sbuffa a chi gli fa domande. Per poi aggiungere «la fine del mondo prevista per il 2012 è in realtà un’idea degli occidentali non certo dei Maya».
Insomma l’Apocalisse sembrerebbe essere più una moda o un bisogno segreto dell’umanità di darsi un count down che il frutto di un attento calcolo matematico. Eppure in molti, forse troppi, l’hanno presa davvero sul serio. Ann Martin, della Cornell University, curatrice del sito «Sei curioso? Chiedi ad un astronomo», non finisce di stupirsi della quantità di e-mail che riceve ogni giorno di ragazzi che si dicono spaventati dall’idea di un’estinzione imminente. «Ci ha scritto perfino una mamma di due bambini - racconta - disperata di non poterli vedere crescere». E se non bastasse ad amplificare l’ansia globale ci si mette anche Hollywood. «2012» in uscita il prossimo novembre di Roland Emmerich, un’eminenza del terrore su celluloide (suoi anche «Independence Day» e «The Day After Tomorrow») promette emozioni forti e irreversibili.
Tutto un equivoco allora? Zarathustra si rivolterebbe nella tomba di fronte ad un catastrofismo così spudorato? Forse cadrà solo un meteorite dicono alcuni. Quel che è certo è che il calendario di per sé aveva un ruolo centrale nella cultura Maya che raggiunse il suo apogeo tra il IV e il X secolo d.C. e che fu sempre molto legata all’astronomia. Così come altri rinvenimenti archeologici darebbero risalto al 2012 come anno cruciale per la storia dell’umanità. È il caso per esempio del cosiddetto «Monumento 6», un antico sito in cui è stata ritrovata una tavoletta i cui resti indicano proprio la data del 2012, in cui sarebbe dovuto accadere qualcosa che coinvolgerebbe una misteriosa divinità Maya, Bolon Yokte, associata in genere alla guerra e alla creazione. Guillermo Bernal, archeologo dell’Università Autonoma del Messico si spinge addirittura oltre: «La divinità - spiega - dovrebbe scendere direttamente dal cielo».
A smorzare il fuoco è David Stuart dell’Università del Texas, studioso specializzato in testi maya. «Questa data serviva solo per commemorare la creazione. I Maya non avrebbero mai predetto la fine del mondo». Quel che invece è possibile è che proprio grazie alle approfondite conoscenze astronomiche i Maya abbiano calcolato un fenomeno eccezionale: l’allineamento del sole con il centro della Via Lattea. Capita una volta ogni 25.800 anni e capiterà per l’appunto come già confermato dagli astronomi il 21 dicembre 2012. Catastrofismi a parte quel che è certo è che il 2012 sarà un anno importantissimo. Per il Messico l’anno delle elezioni federali, per la Gran Bretagna quello dei Giochi Olimpici. E il 21 dicembre il giorno del solstizio con la congiunzione di Marte, Giove, Saturno, uno spettacolo astronomico senza precedenti.
E alla fine forse fa bene Paco, studente di archeologia, che in uno dei colorati bar di Città del Messico tra un mojito e l’altro allarga le braccia scoppiando in un’altrettanto larga risata «sia fatta la volontà di Dio! Non ci resta che aspettare». Anche perché non c’è molto altro da fare, se non rendersi conto che dall’inizio della nostra storia gli esseri umani hanno sempre avuto un bisogno viscerale di emozioni forti, tra cui quella della paura della fine, soprattutto nei momenti di crisi. Non resta da sperare dunque, come in tutte le escatologie che si rispettino, che la salvezza sia in attesa dietro l’angolo. Per scaramanzia e all’insegna del carpe diem, però, Paco ordina il quarto monito al barista. Del resto se proprio fine del mondo dovrà essere non sarà un drink in più o in meno a fare la differenza'.