guardate che bell'articolo spiega tutto ci stà lavorando balduzzi :OK)
http://pasquale1.wordpress.com/2006/01/20/santino-balduzzi-for-president/
Era una volta il tempo degli uomini veri, ora non è più. Una volta era il tempo di persone gentili, miti e volenterose, uomini che col cuore e con l’anima hanno avuto l’onere e l’onore di costruire il mondo nello scorso secolo. Nel ‘900 è stato fatto, costruito, inventato il 90% di ciò che conosciamo, di ciò che lo scibile umano abbia, nel corso dei millenni, prodotto. Questi uomini straordinari sono stati dei pionieri, ogniuno nel proprio settore ed è di uno di questi eroi romantici che vi voglio parlare.
Santino Balduzzi è un uomo di 63 anni schivo, mite, umile. Un uomo che ha contribuito a modo suo alla storia dell’automobile in Italia. La sintesi di quello Santino è, è riassunto nella sua frase pronunciata a testa bassa ed a mezze parole mentre si accendeva una sigaretta: “…chissa poi perchè, con fior fiori di ingegneri che hanno li dentro, lo vengono proprio a chiedere a me di tirar fuori i cavalli da questo motore.”
Beh, avrete capito che Santino è un motorista, ma non un ingegnere, nel senso che non ha i titoli accademici per poterlo dire, ma lo è difatto dentro e fuori e lo si percepisce quando parla di “momento” di “fasi” di cubature e di altre robe tecniche che farebbero impallidire Paolo Martinelli della Ferrari. La leggenda narra che l’Officina Balduzzi di Lodi è l’unica officina al mondo nelle quale se fai preparare, truccare, rimappare la macchina, la casa (parliamo di Alfa Romeo) non ti fa decadère la garanzia.
Tutti in Alfa hanno una deferenza quarantennale per Balduzzi e quando parla lui, lo stanno tutti ad ascoltare.
Tutto è iniziato negli anni 60 quando le GTA preparate dal giovane Balduzzi (l’officina è una Ufficiale Alfa sin dal dopoguerra quando a tirarne le fila era il papà di Santino) battevano le GTA ufficiali Alfa, vincendo titoli in tutto il mondo. E’ stato lui, da li in seguito, a modificare quasi tutti i motori che in questi ultimi 40 anni hanno equipaggiato le gloriose vetture del Portello. Gli ultimi, l’evoluzione finale del 2.0 turbo, del glorioso V6 Busso (l’ingegnere papà del V6 Alfa deceduto poco meno di due mesi fa) e della messa a punto finale del 2.0 JTS a combustione magra che ha fatto impazzire gli ingegneri Alfa per anni, fino a quando una notte Santino mentre lavorava nel suo studio-officina ha avuto “un colpo di fortuna” (oggi direbbero un colpo di genio) ed ha messo a posto quello sfortunato motore ormai quasi abbandonato, come tra l’altro lo stesso Busso a favore dei “cangutronic” della Holden.
Santino ora è in pensione, l’officina è portata avanti egregiamente dai figli e dai nipoti, cio nonostante, ha nel suo “caveau” privato (al quale ho avuto l’onore di accedere su invito dello stesso Santino) i due nuovi motori di provenienza australiana per “vedere di tirargli fuori un po di grinta…di cavalli ne hanno ma i nostri erano tutt’altra cosa”
Da lui arrivano appassionati da tutto il mondo per farsi preparare e mettere a punto le macchine. Loro lavorano, come dice il nipote, “alla luce del sole e con gli spettatori”; invitano infatti i loro clienti a seguire di persona tutte le operazioni di messa a punto e/o modifica delle loro auto.
Un servizio più unico che raro. Un servizio di altissima qualità e di altri tempi, senza neanche un minimo accenno di divismo nel momento del pagamento, che risulta sempre ben al di sotto di tariffe da superofficine da città con collaudatori in camice bianco che fanno “l’accettazione” ROTFL
In questo momento Santino sta lavorando al pigro 2.2 JTS con basamento Opel/GM/Holden/un’altra fabbrica messicana dove gli mettono l’olio e le testate Alfa. Il motore (appena uscito sul mercato) era aperto, ho visto il doppio variatore di fase di in testa, le belle cinghie dentate a vista ed i cilindri lucidi. Santino si grattava la testa canuta mentre me lo mostrava. Mi sa che gli darà del bel filo da torcere. Di sicuro, e questo è uno scoop, fra un anno la seconda evoluzione di questo motore avrà “più di 200 cavalli” ed ancora una volta mamma Alfa dovra ringraziare quel mite signore della bassa lombarda con tanta umiltà e passione per la sua Alfa Romeo
Mi ha confidato infine che le future evoluzioni di alcuni modelli di motori porteranno la sigla JTB indovinate cosa significa quella B finale?
Un Santino per mille ingegneri con super master. Il cuore e la passione che vincono sui freddi calcoli al computer.
Viva gli uomini veri, viva Santino Balduzzi…for president!
http://pasquale1.wordpress.com/2006/01/20/santino-balduzzi-for-president/
Era una volta il tempo degli uomini veri, ora non è più. Una volta era il tempo di persone gentili, miti e volenterose, uomini che col cuore e con l’anima hanno avuto l’onere e l’onore di costruire il mondo nello scorso secolo. Nel ‘900 è stato fatto, costruito, inventato il 90% di ciò che conosciamo, di ciò che lo scibile umano abbia, nel corso dei millenni, prodotto. Questi uomini straordinari sono stati dei pionieri, ogniuno nel proprio settore ed è di uno di questi eroi romantici che vi voglio parlare.
Santino Balduzzi è un uomo di 63 anni schivo, mite, umile. Un uomo che ha contribuito a modo suo alla storia dell’automobile in Italia. La sintesi di quello Santino è, è riassunto nella sua frase pronunciata a testa bassa ed a mezze parole mentre si accendeva una sigaretta: “…chissa poi perchè, con fior fiori di ingegneri che hanno li dentro, lo vengono proprio a chiedere a me di tirar fuori i cavalli da questo motore.”
Beh, avrete capito che Santino è un motorista, ma non un ingegnere, nel senso che non ha i titoli accademici per poterlo dire, ma lo è difatto dentro e fuori e lo si percepisce quando parla di “momento” di “fasi” di cubature e di altre robe tecniche che farebbero impallidire Paolo Martinelli della Ferrari. La leggenda narra che l’Officina Balduzzi di Lodi è l’unica officina al mondo nelle quale se fai preparare, truccare, rimappare la macchina, la casa (parliamo di Alfa Romeo) non ti fa decadère la garanzia.
Tutti in Alfa hanno una deferenza quarantennale per Balduzzi e quando parla lui, lo stanno tutti ad ascoltare.
Tutto è iniziato negli anni 60 quando le GTA preparate dal giovane Balduzzi (l’officina è una Ufficiale Alfa sin dal dopoguerra quando a tirarne le fila era il papà di Santino) battevano le GTA ufficiali Alfa, vincendo titoli in tutto il mondo. E’ stato lui, da li in seguito, a modificare quasi tutti i motori che in questi ultimi 40 anni hanno equipaggiato le gloriose vetture del Portello. Gli ultimi, l’evoluzione finale del 2.0 turbo, del glorioso V6 Busso (l’ingegnere papà del V6 Alfa deceduto poco meno di due mesi fa) e della messa a punto finale del 2.0 JTS a combustione magra che ha fatto impazzire gli ingegneri Alfa per anni, fino a quando una notte Santino mentre lavorava nel suo studio-officina ha avuto “un colpo di fortuna” (oggi direbbero un colpo di genio) ed ha messo a posto quello sfortunato motore ormai quasi abbandonato, come tra l’altro lo stesso Busso a favore dei “cangutronic” della Holden.
Santino ora è in pensione, l’officina è portata avanti egregiamente dai figli e dai nipoti, cio nonostante, ha nel suo “caveau” privato (al quale ho avuto l’onore di accedere su invito dello stesso Santino) i due nuovi motori di provenienza australiana per “vedere di tirargli fuori un po di grinta…di cavalli ne hanno ma i nostri erano tutt’altra cosa”
Da lui arrivano appassionati da tutto il mondo per farsi preparare e mettere a punto le macchine. Loro lavorano, come dice il nipote, “alla luce del sole e con gli spettatori”; invitano infatti i loro clienti a seguire di persona tutte le operazioni di messa a punto e/o modifica delle loro auto.
Un servizio più unico che raro. Un servizio di altissima qualità e di altri tempi, senza neanche un minimo accenno di divismo nel momento del pagamento, che risulta sempre ben al di sotto di tariffe da superofficine da città con collaudatori in camice bianco che fanno “l’accettazione” ROTFL
In questo momento Santino sta lavorando al pigro 2.2 JTS con basamento Opel/GM/Holden/un’altra fabbrica messicana dove gli mettono l’olio e le testate Alfa. Il motore (appena uscito sul mercato) era aperto, ho visto il doppio variatore di fase di in testa, le belle cinghie dentate a vista ed i cilindri lucidi. Santino si grattava la testa canuta mentre me lo mostrava. Mi sa che gli darà del bel filo da torcere. Di sicuro, e questo è uno scoop, fra un anno la seconda evoluzione di questo motore avrà “più di 200 cavalli” ed ancora una volta mamma Alfa dovra ringraziare quel mite signore della bassa lombarda con tanta umiltà e passione per la sua Alfa Romeo
Mi ha confidato infine che le future evoluzioni di alcuni modelli di motori porteranno la sigla JTB indovinate cosa significa quella B finale?
Un Santino per mille ingegneri con super master. Il cuore e la passione che vincono sui freddi calcoli al computer.
Viva gli uomini veri, viva Santino Balduzzi…for president!