è morto croc hunter!

thranduil

Nuovo Alfista
11 Gennaio 2006
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monza
l'avete presente Steve Irwin, quel matto che faceva documentari "estremi" con serpenti, ragni, insetti, animali feroci cui andava a rompere le palle fino a farli infuriare? :fuori)

beh, alla fine ce l'ha fatta! :dead)

è stato punto da un pesce, naturalmente velenosissimo...

ed io che pensavo "non può essere tanto fesso da fare sul serio, gli animali saranno preparati"

invece http://it.news.yahoo.com/04092006/58-59/australia-morto-irwin-cacciatore-coccodrilli.html
 
Leggendo l'articolo si capisce che è incappato in questa :

DasyatisPastina.jpg


R.I.P. :cry:
 
Mi dispiace... :(
...anche se andava sempre a rompere le balle agli animali più pericolosi,senza alcun limite...in effetti pensavo che prima o poi l'avrebbe acchiappato un coccodrillo... ma che sia un coccodrillo o una razza non cambia il risultato... :(
 
in effetti un pescione così non e difficile da non vedere, mi sa che anche questa se le andata a cercare :asd)
 
Pace all'anima sua :nod)

PS: Chissà perchè ma mi vien da pensare che adesso i coccodrilli stiano festeggiando :sarcastic)
 
Nome scientifico: Dasyatis Pastinaca
Nome italiano: Trigone nero


I trigoni sono pesci cartilaginei (come gli squali) dalla forma piatta e tondeggiante, con una coda allungata dotata, nella parte terminale, di un aculeo seghettato e velenoso. Si tratta di un'arma puramente difensiva usata solo in caso di vera necessità: non disturbateli e non avrete nulla da temere. Non cercate di toccare questi magnifici animali, sia per un problema di sicurezza, sia perché l'acidità delle mani asporta il muco protettivo e le squame, favorendo così il facile insediamento di parassiti nell'animale. Animali prevalentemente notturni, vivono a contatto con il fondo, dove passano le ore diurne nascosti sotto la sabbia o in anfratti della barriera. La bocca, situata nella parte inferiore, è adattata a triturare prede con il guscio duro, come molluschi e crostacei, ed ha un notevole potere aspirante che usa per cibarsi di piccoli pesci nascosti in cavità. Dietro gli occhi ci sono due aperture, dette spiracoli, attraverso le quali l'acqua viene pompata nelle branchie permettendo la respirazione, la quale non potrebbe altrimenti avvenire attraverso le aperture branchiali, disposte nella parte ventrale, mentre il trigone è adagiato sul fondo. Il trigone è viviparo, ovvero partorisce individui già in grado di provvedere a se stessi nella difesa e nel nutrimento. Le carni non sono prelibate e la sua caccia in passato era praticata solo per procurarsi la pelle con la quale venivano realizzati i tamburi dell'arcipelago maldiviano. Predatore per eccellenza dei trigoni è lo squalo ed in particolare lo squalo Martello., che sembra essere indifferente alla presenza degli aculei veleniferi. Sono stati infatti trovati squali Martello che recavano spine di trigone conficcate nella bocca: un esemplare catturato al largo della Florida aveva addirittura 96 spine nella cavità orale. Gli esemplari visibilmente piu' grandi sono femmine mentre il maschio può essere riconosciuto, oltre che per le dimensioni ridotte, per la presenza sotto la coda vicino alle pinne pelviche, di due organi copulatori cilindrici detti pterigopodi. Irrilevanti invece le differenze di colore nella distinzione del sesso.

Quando l'animale viene infastidito, erigendo la coda, può conficcare l'aculeo nella vittima inoculando il veleno. L'aculeo seghettato generalmente colpisce la gamba provocando una ferita lacero-contusa e può spezzarsi nelle carni della vittima. I sintomi consistono in gonfiore e dolore localizzati che aumentano di intensità e possono durare 12-48 ore. Possono essere avvertiti estrema debolezza, senso d'angoscia e nausea, possono verificarsi vomito, diarrea e collasso per vasodilatazione. La regione attorno al punto colpito si scolora e può andare in necrosi. Pare che il principio tossico sia una cardiotossina, probabilmente di natura proteica poichè è termolabile, quindi oltre alla normale disinfezione ed eventuale sutura della ferita si suggerisce di immergere la zona colpita in acqua calda o di applicare impacchi caldi.


strano che sia morto per una puntura del genere!! :confusbig)
 
Zoddo":1lm2rbsp ha detto:
Nome scientifico: Dasyatis Pastinaca
Nome italiano: Trigone nero


I trigoni sono pesci cartilaginei (come gli squali) dalla forma piatta e tondeggiante, con una coda allungata dotata, nella parte terminale, di un aculeo seghettato e velenoso. Si tratta di un'arma puramente difensiva usata solo in caso di vera necessità: non disturbateli e non avrete nulla da temere. Non cercate di toccare questi magnifici animali, sia per un problema di sicurezza, sia perché l'acidità delle mani asporta il muco protettivo e le squame, favorendo così il facile insediamento di parassiti nell'animale. Animali prevalentemente notturni, vivono a contatto con il fondo, dove passano le ore diurne nascosti sotto la sabbia o in anfratti della barriera. La bocca, situata nella parte inferiore, è adattata a triturare prede con il guscio duro, come molluschi e crostacei, ed ha un notevole potere aspirante che usa per cibarsi di piccoli pesci nascosti in cavità. Dietro gli occhi ci sono due aperture, dette spiracoli, attraverso le quali l'acqua viene pompata nelle branchie permettendo la respirazione, la quale non potrebbe altrimenti avvenire attraverso le aperture branchiali, disposte nella parte ventrale, mentre il trigone è adagiato sul fondo. Il trigone è viviparo, ovvero partorisce individui già in grado di provvedere a se stessi nella difesa e nel nutrimento. Le carni non sono prelibate e la sua caccia in passato era praticata solo per procurarsi la pelle con la quale venivano realizzati i tamburi dell'arcipelago maldiviano. Predatore per eccellenza dei trigoni è lo squalo ed in particolare lo squalo Martello., che sembra essere indifferente alla presenza degli aculei veleniferi. Sono stati infatti trovati squali Martello che recavano spine di trigone conficcate nella bocca: un esemplare catturato al largo della Florida aveva addirittura 96 spine nella cavità orale. Gli esemplari visibilmente piu' grandi sono femmine mentre il maschio può essere riconosciuto, oltre che per le dimensioni ridotte, per la presenza sotto la coda vicino alle pinne pelviche, di due organi copulatori cilindrici detti pterigopodi. Irrilevanti invece le differenze di colore nella distinzione del sesso.

Quando l'animale viene infastidito, erigendo la coda, può conficcare l'aculeo nella vittima inoculando il veleno. L'aculeo seghettato generalmente colpisce la gamba provocando una ferita lacero-contusa e può spezzarsi nelle carni della vittima. I sintomi consistono in gonfiore e dolore localizzati che aumentano di intensità e possono durare 12-48 ore. Possono essere avvertiti estrema debolezza, senso d'angoscia e nausea, possono verificarsi vomito, diarrea e collasso per vasodilatazione. La regione attorno al punto colpito si scolora e può andare in necrosi. Pare che il principio tossico sia una cardiotossina, probabilmente di natura proteica poichè è termolabile, quindi oltre alla normale disinfezione ed eventuale sutura della ferita si suggerisce di immergere la zona colpita in acqua calda o di applicare impacchi caldi.


strano che sia morto per una puntura del genere!! :confusbig)

Considerando quello che a detto Maxbergamo poco sopra e aggiunta la cosa che ho evidenziato nel tuo mess. forse è un binomio che lo fa diventare letale :ka)
 
appunto, o nuotava a ridosso del fondale o la teneva in braccio per allattarla! :asd)

Proprio per questo mi è sembrata strana la cosa!

Vive a ridosso dei fondali, il principale nemico è lo squalo martello (che cerca le sue prede sotto la sabbia attraverso il riconoscimento del campo magnetico che queste possiedono!), utilizzano la spina solo per difesa e tante altre cose...
 
era un mito lo seguivo sempre, si dave delle "godute" qundo teneva in mano dei serpi super velenosi, rimarrà nel mio cuore :dead)

saluti al valoroso e mai domo documentarista


pace all'anima sua
 
Cmq a Giugno in Sardegna è successo la stessa cosa ad un ragazzo
di 17 anni di Genova........non con la stessa specie,ma ugualmente,
purtroppo punto dall'aculeo Velenoso di una razza...............
 
o nuotava a ridosso del fondale o la teneva in braccio per allattarla

la seconda che hai detto, probabilmente: sarà andato a rompere le palle al solito pesce velenoso, e stavolta gli è andata di sfiga che la cardiotossina è stata iniettata troppo vicino al cuore.

Addio Croc Hunter, ci mancherai!

croc3.jpg
 
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